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Come Lavorare come Animatore per i Bambini

Sei uno studente e cerchi un lavoretto part time per guadagnare qualcosa, senza perdere di vista l’obiettivo principale dello studio? Ami i bambini e ti piace divertirti e farli divertire? Allora forse ti conviene prendere in considerazione l’ipotesi di fare animazione! Ma come diventare animatore per bambini? Prima di tutto conviene specificare che è un lavoro per il quale non è richiesto, almeno fino ad oggi, nessun titolo di studio particolare e per il quale non esiste una vera e propria scuola: questo non significa che tutti siano in grado di svolgere questa professione o che sia un lavoro banale, anzi è un lavoro molto stancante ed impegnativo.

Caratteristiche personali imprescindibili sono l’essere una persona estroversa, cordiale, solare, socievole e sempre pronta a sorridere e divertirsi: possiedi queste caratteristiche? Allora continua a leggere questo articolo! La prima e più semplice strada per potersi avvicinare al mondo dell’animazione è quello di rivolgerti ad agenzie di animazione o negozi che vendono articoli per feste: questi molto spesso organizzano mini-corsi di formazione con l’intento di inserire nuovo personale nel loro organico. Questi corsi solitamente sono costituiti da alcune lezioni teoriche che introducono all’argomento psicologico, a cui seguono le prime lezioni pratiche in aula dove gli aspiranti animatori vengono introdotti alla baloon-art, ai segreti del face-painting e del bump painting ed ai primi e più emplici giochi di magia. A seconda dell’agenzia inoltre è possibile che siano previsti dei piccoli stage sul campo, con mini-feste con bambini.

Una seconda strada percorribile è invece quella di contattare un animatore e offrirsi come spalla ed aiuto quando viene contattato per offrire servizi di animazione bambini in feste di compleanno: in questo modo avrai la possibilità di vedere direttamente sul campo come muoverti ed apprendere in maniera diretta le migliori tecniche di lavoro con i bambini. Questo secondo approccio è sicuramente più economico (non dovrai pagare alcun corso iniziale e probabilmente avrai la possibilità di guadagnare fin da subito qualche soldino), ma al tempo stesso è più lento per certi aspetti, in quanto l’animatore potrebbe decidere di chiamarti solo per piccoli eventi secondari.

Terza ed ultima strada è quella dell’autoapprendimento: spesso chi decide di fare animazione inizia con l’intrattenere i bambini di conoscenti e vicini e si accorge di avere un “talento” ed “essere portato” per svolgere questa attività. Sfruttando quindi le proprie doti caratteriali personali e navigando sul web alla ricerca di video dove si mostrano come fare sculture di palloncini o piccoli giochi di magia è possibile apprendere in autonomia come svolgere il lavoro di animatore. Sarà sufficiente “continuare a studiare” e applicarsi per ottenere risultati sorprendenti.