La prestazione occasionale è uno strumento molto utile per chi non ha partita IVA e svolge occasionalmente dei lavori.
Con questo strumento, il collaboratore ha la possibilità di svolgere un determinato lavoro per il committente senza avere partita IVA ma essendo in regola dal punto di vista fiscale.
La prestazione occasionale ha dei limiti di utilizzo che è importante conoscere.
Il rapporto tra collaboratore e committende deve infatti essere occasionale e nel rapporto lavorativo non deve essere presente subordinazione.
In base a quanto previsto dalla legge, la collaborazione occasionale non può superare trenta giorni di collaborazione con lo stesso committente e i compensi lordi complessivi ottenuti dal collaboratore non possono superare 5000 euro.
Al termine della collaborazione il collaboratore deve emettere una ricevuta fiscale che contiene i sguenti dati.
Data e numero della ricevuta.
Dati del collaboratore.
Dati del committente.
Descrizione dell’attività.
Importo del compenso lordo.
Importo della ritenuta d’acconto.
Importo netto.
Per un esempio è possibile vedere questo modello di ricevuta presente su questo blog.
Il committente verserà quindi l’importo netto al collaboratore e l’importo della ritenuta d’acconto allo Stato per conto del collaboratore entro il 16 del mese successivo.