I BTP sono titoli di Stato al portatore a termine medio e lungo con scadenza a 3, 5, 10 e 30 anni sempre di tipo telematico (non vengono più stampati da anni e le transazioni sono come per gli altri titoli solo computerizzate) e ammessi ai mercati regolamentati e non. Vengono emessi ad un prezzo marginalmente stabilito attraverso un asta della Banca d’Italia riservata agli operatori istituzionali nella quale viene stabilito il prezzo di emissione e rimborsati alla scadenza al valore nominale di 100. Sulla differenza tra prezzo di emissione e rimborso viene applicata l’aliquota fiscale di legge.
Gli operatori autorizzati (Banche Posta, ecc.) rivendono i titoli acquistati in lotti di 1.000,00 € ai singoli risparmiatori che li hanno prenotati entro il giorno precedente all’asta al prezzo determinato dall’asta stessa maggiorato della loro commissione che però deve essere contenuta entro i limiti fissati dallo Stato per decreto. Dal giorno successivo all’asta vengono quotati in borsa.
Sono titoli a tasso fisso che vengono rimborsati alla cadenza ma offrono il loro rendimento principale sotto forma di interessi pagati con cedole semestrali stabilite al momento dell’emissione e immodificabile decurtate dell’aliquota fiscale di legge.
I BTP sono generalmente disponibili nel mercato telematico (MOT) durante la loro vita utile e possono essere acquistati e ceduti in ogni momento secondo le quotazioni di mercato e la disponibilità della domanda e dell’offerta (pagando le relative commissioni): in questa fase risentono ovviamente degli umori di mercato e possono offrire margini di utili anche a breve termine in caso di forti oscillazioni del mercato azionario dell’inflazione e del tasso ufficiale di sconto e degli altri parametri che influenzano le obbligazioni in genere.
I BTP sono una forma di investimento a medio e lungo termine che offrendo cedole fisse calcolate preventivamente non sono in grado di adeguarsi alle oscillazioni dei consueti parametri dell’inflazione, del costo del denaro, ecc. Proprio questa è ovviamente la loro caratteristica principale e qui risiede la possibilità di ottenere vantaggi o svantaggi anche sensibili.
I BTP rappresentano una scommessa notevole per il risparmiatore in quanto il loro rendimento fisso può costituire una buona difesa del patrimonio in fasi di rendimento calante.
Le cedole vengono riscosse (semestralmente) ad inizio o a metà mese ed essendo quotati i titoli possono al pari degli altri essere negoziati e subiscono anche oscillazioni in funzione dell’andamento generale dei mercati: decisamente più evidenti per le tipologie di lungo periodo a 10 o 30 anni. E’ bene anche riflettere sulla difficile collocazione di questi titoli sul mercato nelle ultime fasi di vita utile o in caso di ascesa dei tassi di mercato quando i BTP perdono remuneratività e potenziali acquirenti.