Come riconoscere i mediatori creditizi dagli abusivi? L’associazione che riunisce i professionisti del credito, Assofinmed, recentemente ha diffuso una nota per mettere in guardia i consumatori da quella che definisce una “piaga purulenta”. L’Associazione ha anche definito come fare per riconoscere ed evitare le truffe.
Prima di tutto, cosa si intende per mediatore creditizio? Risulta essere colui che mette in relazione, anche attraverso attività di consulenza, banche o intermediari finanziari con la potenziale clientela per la concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma.
Dopo la recente riforma, gli unici che possono svolgere l’attività sopracitata sono le società con i requisiti richiesti dal decreto legislativo 141/2010. Per esercitare l’attività di mediazione creditizia, inoltre, le aziende devono essere iscritte nell’elenco tenuto dall’Organismo degli agenti e dei mediatori (Oam).
La legge prevede sanzioni per chi opera senza avere questi requisiti: dalla reclusione fino a quattro anni a una multa fino a 10.329 euro. Visto, però, che non c’è la certezza della sanzione, i consumatori al momento possono solo difendersi da soli. Come? Prima di affidare un incarico o sottoscrivere un mandato, verificare che l’operatore sia iscritto all’Oam con una ricerca sul sito dell’organismo stesso. Nella prima fase, il consumatore deve ricevere l’avviso sulle principali norme di trasparenza e di tutela da parte del mediatore. Gli spetta poi il foglio sulle informazioni dell’intermediario, sulle caratteristiche e i rischi tipici dell’operazione, sulle condizioni economiche e le principali clausole contrattuali.
Infine, deve ottenere il foglio sulla privacy, una copia della guida sull’arbitro bancario finanziario e una copia completa del contratto (con schema contrattuale). Se tra la consegna della copia e la stipula mutano le condizioni contrattuali, l’intermediario deve informare il cliente e su, richiesta, consegnargli una copia del testo aggiornato con un documento di sintesi sul frontespizio che espone le principali condizioni anche economiche. Moduli e formulari devono essere chiari e comprensibili, l’operatore deve apporre timbri e firme davanti al cliente e il compenso deve essere pagato con assegno bancario intestato alla società. Il versamento deve avvenire solo se la trattativa è andata a buon fine. Una sola clausola abusiva può annullare l’intero contratto.