Cosi come per usufruire del telefono fisso bisogna pagare un canone periodico, che va oltre il pagamento di ogni chiamata effettuata, anche il mutuo ha delle spese aggiuntive.
Ed è stato fatto il paragone del telefono, in quanto nella gestione di un mutuo, ci sono delle spese aggiuntive che il mutuatario dovrà sostenere, che vanno aldilà del tasso d’interesse che applica la banca, e che vanno a sommarsi alla cifra che periodicamente il cliente dovrà restituire alla banca.
Numerose sono ad esempio le spese che vanno sostenute al momento dell’accensione del mutuo.
Sono al carico del mutuatario:
Assicurazioni obbligatorie: Polizza sulla vita (richiesta soprattutto in caso di mutui molto longevi), assicurazione contro il rischio d’incendio, etc…
Spese per la pratica aperta al momento dell’erogazione del mutuo, quindi le spese che sono state effettuate dalla banca per verificare che il mutuatario fosse IDONEO ad accendere un mutuo (ad esempio, la richiesta di alcuni atti o certificati, documenti etc..), e la parcella del perito che è stato incaricato a svolgere dei controlli da parte della banca
Costi notarili
Esistono inoltre, dei costi che periodicamente o occasionalmente, il mutuatario sarà costretto a pagare:
Tasso di mora, in caso di ritardo pagamenti
– Costi estinzione mutuo
– Eventuali spese che la banca può imporre ad ogni pagamento, quindi una piccola somma aggiunta ad ogni rata.
Molto interessante