Occorre innanzitutto sapere che una giacca e una cravatta, e una mise equivalente per le ragazze, non sbagliano mai.
Vestirsi in questo modo significa che si da un’elevata importanza all’incontro, e l’interlocutore ne sarà comunque compiaciuto. Porta comunque con te una copia del tuo cv: non si sa mai.
Si dice che contano molto i primi cinque centimetri, i primi cinque secondi, le prime cinque parole.
L’atteggiamento quindi deve essere lieto, tranquillo, anche sorridente, senza scadere ovviamente nella colloquialità o nella eccessiva confidenza. La concentrazione sarà sempre molto alta, come prima e durante una difficile gara.
Un colloquio mediamente può durare 45 minuti, i quali possono essere così suddivisi: nei primi trenta minuti è l’intervistatore che fa domande sui vari aspetti del cv; successivamente l’intervistatore fornisce informazioni relativamente all’azienda, alla posizione e risponde alle eventuali domande del candidato; infine conclude precisando, auspicabilmente, quali saranno i passi successivi.
Occorre rispondere a tono alle domande dell’intervistatore; può essere utile, al termine della risposta, chiedere se si è risposto in maniera esauriente alla domanda.
Non dilungarti, ma ricordati che l’intervistatore ha circa 20-30 minuti per capire tutto li tuo cv.
Alcuni ritengono utile fare domande personali, imbarazzanti e destabilizzanti per mettere alla prova equilibrio e tenuta del candidato. Rispondi, possibilmente, con tranquillità, sincerità, cortesia e fermezza. Ricordati però che nessuno ha il diritto di mancare di rispetto e se un intervistatore si dimostra maleducato, quello è un indizio sulla cultura dell’azienda sul quale conviene che tu rifletta.
Preparati sempre in anticipo qualche domanda, relativa all’azienda, da formulare quando sarà il tuo turno. Prendi brevi appunti quando è l’intervistatore a parlare, quindi va al colloquio con un notes e una penna.
Nella fase finale del colloquio, qualora l’intervistatore non lo dica, si può chiedere quali saranno gli eventuali passi successivi.
Non fai invece un favore alla tua dignità se chiedi, lì per lì, quale è stato l’esito del colloquio; magari chiedi all’intervistatore se puoi contattarlo, più avanti, per avere un aggiornamento circa la tua candidatura.
Non scoraggiarti però se un’azienda ti lascia cadere nel dimenticatoio.