I lavoratori autonomi sono una tipologia di lavoratori che non hanno busta paga, e quindi non possono dare garanzia del reddito fisso alle banche o agli istituti di credito quando stipulano un finanziamento. Ciò nonostante alcune finanziarie offrono lo stesso prestiti ad autonomi anche se segnalati, cioè a chi ha avuto, durante la sua attività lavorativa, l’impossibilità a restituire il denaro preso in prestito a causa di mancanza di liquidità.
Questo tipo di prestiti, cioè a lavoratori autonomi segnalati, sono ormai una forma di finanziamento molto diffusa, specialmente in Italia, dove molti, non trovando un impiego fisso, cercano di creare delle piccole attività per lavori di edilizia, elettronica, informatica, idraulica e manutenzione, cosa che quindi ha attivato le finanziarie, in modo da poter prendere immediatamente questa parte di mercato che le banche trascurano perché lo considerano privo di garanzie.
Vediamo dunque le procedure che portano all’accesso di tale tipo di finanziamento.
Commercianti, liberi professionisti, imprenditori ed artigiani, sono lavoratori autonomi, e che quindi non hanno una busta paga. Per poter accedere al credito questi lavoratori devono poter offrire altre forme di garanzia, che possano sostituire la busta paga, cosa che però non tutti gli istituti di credito accettano.
La cessione del quinto, procedura utilissima e largamente accettata dagli uffici che si occupano di credito, non può essere utilizzata dai lavoratori autonomi perché non hanno un introito fisso mensile dal quale poter prendere parte del credito mensilmente, e quindi la procedura da seguire per ottenere liquidità si fa più complessa.
Un’altra peculiarità delle banche è il fatto che precludono l’accesso al credito se si hanno condizioni debitorie pendenti, questo significa che se, a causa di poca liquidità è stato impossibile pagare una rata di un prestito o abbiamo avuto uno scoperto sul conto, non avremo più la fiducia al credito della banca.
Escludendo le banche, che come abbiamo visto esigono una busta paga e il non avere pendenze di alcun tipo, le finanziarie possono venire in nostro aiuto se abbiamo bisogno di liquidità, ma naturalmente occorre dargli qualche garanzia, come la denuncia dei redditi dell’ultimo anno, il non richiedere più di 30.000 euro e il non superare i 5 anni per la restituzione.
Se si ha bisogno di un credito maggiore occorre offrire altre garanzie, che i dirigenti della finanziaria valuteranno caso per caso e garanzia per garanzia.
Non sono moltissimi gli istituti che offrono questo tipo di prestito, quindi non si ha molta scelta e si è costretti a valutare tra pochi istituti creditizi, uno fra questi è Prestitò, nel sito si ha la possibilità di poter effettuare un preventivo compilando un apposito form, dove si devono inserire i dati del richiedente del prestito e il capitale che si vuole richiedere.
In alternativa c’è Aliprestito, che funziona allo stesso modo ed offre tassi di interesse differenti dal primo. Ce ne sono poi altri che si stanno affacciando sul mercato per poter garantire liquidità a questo genere di lavoratori. Su internet è possibile trovarli, ed entrare nei loro siti ufficiali in modo da poter compilare gli appositi moduli.